Ieri ho finito di leggere il libro più recente di Ken Follett. Aspettavo con ansia questo suo romanzo storico, che si inserisce nella saga del celeberrimo Pilastri della Terra, stavolta con un prequel. Avevo quindi messo il libro nelle mie liste dei desideri e atteso le feste per riceverlo in regalo.
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A distanza di tempo dal mio ultimo Asimov, recentemente mi sono preso la briga di verificare se ci fosse ancora qualcosa che mi restasse da leggere di questo apprezzato autore. Ho trovato quindi il romanzo Nigthfall (tradotto poco felicemente con un termine che a me fa pensare alla musica), sua ultima opera (ma basata su uno dei suoi primi racconti). Ho avuto qualche difficoltà a reperirlo in biblioteca per le chiusure relative ai vari lockdown, ma poi, quando finalmente l’ho avuto, l’ho finito in una decina di giorni.
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Sappiamo che probabilmente questo Natale sarà diverso da quello a cui siamo abituati, così come tutto il periodo festivo di quest’anno, in cui ci tocca convivere col virus.
Ma alle tradizioni (soprattutto quelle più innocue) non si può rinunciare, per cui abbiamo approfittato di questo ponte dell’8 per tirar giù dallo sgabuzzino tutto l’armamentario delle feste, fare l’albero 🎄 e mettere qualche addobbo e qualche luce. Il presepe invece è ancora work in progress.