Codice Da Vinci

La settimana scorsa ho letto il libro di Brown.
Sì lo so: avevo appena iniziato Dirk Gentley. Ma l’ho dovuto temporaneamente accantonare, avevo questa opportunità del libro in prestito (grazie Massimo) e non ho saputo resistere alla curiosità.
Che dire? A me il libro è piaciuto. Non sono certo il più adatto a fare una recensione, ma basta googlare un po’ e se ne trovano di interessanti (occhio: quelle sul sito dell opus dei spoilerano di brutto).
Non sto qui neanche a dire quello che mi è piaciuto, non mi piace spoilerare (non sono numerario né sovrannumerario dell’opus dei!).
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3 thoughts on “Codice Da Vinci

  1. ho letto prima “angels and demons” e lì’ ho capito che Dan Brown è uno scrittore decisamente mediocre, che sbaglia le ambientazioni (sigh, ma almeno INFORMATI, cavolo…) e gioca tutta la sua fama su finti scandali (attacca la chiesa e tutti saranno con te) peccato che poi spari delle cose che non ti lasciano più focalizzarti sulla trama (peraltro trama che si ripete identica in tutti i suoi romanzi) – il caso in questo libro? Senza spoilerare (non più della copertina) “Mona Lisa” che si traduce in “Amon’ lisa”… peccato che il nome del quadro sia MoNNa Lisa, con due N.
    Ecco, sono queste cose che mi fanno cadere le braccia.

    • > il caso in questo libro? Senza
      > spoilerare (non più della copertina)
      > “Mona Lisa”
      > che si traduce in “Amon’ lisa”…
      > peccato che il nome del quadro sia
      > MoNNa Lisa, con due N.

      E vabbe’, magari lo facciamo diventare “Amonn’ Lisa”. Be’, forse fa un po’ napoletano… 🙂

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