Codemotion 2013

 La settimana scorsa ho partecipato al Codemotion, una conferenza multi-linguaggio molto seguita nella Capitale. Non è certo la prima volta che presenzio, ma quest’anno ho voluto provare a mandare una proposta di talk e sono stato accettato. Ho quindi tenuto una presentazione sull’evoluzione di PHP, pensata per chi non si avvicina a questo linguaggio, ma anche a chi se ne è allontanato tempo fa, per sfatare un po’ di quella cattiva fama che si era meritato in passato.
Devo dire che il talk è andato abbastanza bene, sono andato un po’ corto, ma la sessione di domande è stata ampia e ha compensato.
Per rimediare all’annoso problema della presentazione su slideshare, di cui ho ampiamente parlato tempo fa, stavolta ho creato una copia delle mie slide appiccicandoci sopra un piccolo overlay con le mie note, in modo che sia fruibile offline. Enjoy: PHP, non lo stesso vecchio linguaggio

4 thoughts on “Codemotion 2013

  1. Faccio alcune veloci considerazioni sul tema della presentazione:

    a) sugli “scopi” metti divertimento (va be’) e qualità intesa come qualità percepita dal Cliente. Ne mancano almeno tre fondamentali: la riutilizzabilità, la leggibilità e la produttività. Cioè un linguaggio per essere “potente” deve poter garantire – a parità delle condizioni al contorno – una grande produttività degli sviluppatori, che si ottiene (anche) con la riutilizzabilità e la leggibilità. Purtroppo PHP è da sempre, e ancora nelle ultime versioni, rispetto ad esempio ai primi della classe C# e Java (ma io ci metto anche Scala) molto carente.

    b) E’ l’impostazione stessa del PHP che, su alcuni progetti, lo rende una scelta meno felice, e cioè il fatto che rimane un linguaggio di scripting interpretato sul server. Non è possibile fare ottimizzazioni basate sulla compilazione e nemmeno sulla distribuzione dei thread – a meno di non usare modification pesanti (come APC che usa Facebook)

    c) Avrei perlomeno citato che il front-end di Facebook è scritto in PHP! Comunque è l’unico del suo genere: Twitter è scritto in Scala (era Ruby On Rails), Google+/Gmail un misto di Go e Python, YouTube in Python, Quora in Python…

    d) della serie, echissenefrega, io al momento prediligo Scala+Play, al secondo posto Python+Django e al terzo posto C#+MVC.

    Ciao

    • Grazie per le considerazioni Alessio, so che vengono da fonte autorevole 😉
      Per il punto a), quello che volevo evidenziare era la dicotomia soddisfazione dello sviluppatore/soddisfazione del cliente. Gli aspetti che citi sono importanti, ma per me: la leggibilitò possiamo farla rientrare nel primo (vantaggio per lo sviluppatore), la produttività nel secondo (per il cliente), la riutilizzabilità in entrambi (tra l’altro sulla riutilizzabilità battevo di più nella presentazione live)
      Il punto b) è uscito fuori, più o meno, nel question time. La mia argomentazione (che qui riassumo veramente all’osso) è che le macchine scalano bene, mentre le risorse umane no.
      Sul punto c) ho poco da dire, è giusto che tutti i (buoni) linguaggi abbiano i loro spazi 🙂
      Sul d) converrai con me che alla fine contano più le buone pratiche dei linguaggi stessi. Io, nel mio piccolo, cerco di spingere per le buone pratiche in PHP.

  2. Ho seguito la presentazione al Codemotion e devo dire che e’ andata molto bene. Sia per i contenuti che per l’interesse raccolto.
    Grazie

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