a volte ritornano

Mi ricordo il giorno post-elettorale del 2001. La mattina ero al giornalaio di via Titina De Filippo (zona Nuovo Salario) e chiesi La Repubblica. Una signora in fila dietro di me, che non avevo mai visto prima e che non avrei più rivisto dopo, mi poggiò una mano sul braccio e mi disse con un sorriso:
“Non ti preoccupare, andrà tutto bene”
Dove sei oggi, signora gentile? Ho bisogno del tuo conforto.

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5 thoughts on “a volte ritornano

  1. Non ti abbattere!
    Si deve imparare dalle battaglie sconfitte… Purtroppo Montanelli, quando diceva che la lezione si imparava vivendo il peggio… aveva tralasciato la memoria corta degli Italiani!
    In questi casi c’è solo da rimboccarsi le maniche… e prepararsi a ricostruire! Non solo l’Italia… ma ancor prima la politica! Non entrandovi, ma creandone direttamente una nuova!

    Una battaglia è persa.. tragicamente.. ma non tutto è perduto!

    Usando le parole di mr Spock: “Mi piace pensare che ci sia sempre una speranza!” (Star Trek II)

  2. che schifo.
    dovrò ritirare fuori la mia bella magliettina con scritto “io non ho votato berlusconi” in tutte le lingue.
    e magari andare in spagna dichiarandomi prigioniero politico.

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