Il narvalo è arrivato

Puntuale come un orologio, oggi esce l’aggiornamento semestrale di Ubuntu. Io ho aggiornato due delle mie tre macchine (più quella di mio suocero, di cui sono admin) lo scorso fine settimana. Mi resta solo questa da cui scrivo, che però non posso tener ferma (ci lavoro) e quindi slitterà a sabato prossimo.

PHP6 Guida per lo sviluppatore

Ho tra le mani il libro in oggetto, in versione italiana (il titolo originale è Professional PHP6). Mi è stato dato per tenere un corso e già che ci sono ne vorrei scrivere una breve recensione.
Partiamo dal titolo: è assolutamente markettaro. È noto infatti che la versione 6 di PHP è ancora ben lungi da uscire, nonostante se ne parli ormai da anni. Sappiamo tutti che il maggiore problema di questo tipo di testi è la rapida obsolescenza, per cui gli autori (o gli editori, non saprei a chi dare la colpa) hanno pensato bene di rimediare, giocando d’anticipo. Peccato che il libro non contenga nemmeno accenni alle nuove funzionalità della versione 5.3 e sia quindi in effetti già obsoleto.
Passiamo al contenuto: il libro secondo me non è fatto male. Tutto basato sulla programmazione a oggetti, spiega anche un po’ di teoria (per esempio i pattern di programmazione). Questo è molto importante, come ho avuto modo di dire anche nella mia breve presentazione tenuta il mese scorso al PUG Roma. In base a questo, avrebbero potuto tranquillamente essere più onesti sul titolo, visto che comunque il libro può tornare utile anche in futuro, per chi avesse approcciato PHP solo alla vecchia maniera.
Punti dolenti: è stato scelto di implementare gli esempi in PostgreSQL. Per carità, è un ottimo prodotto, per certi versi forse superiore a MySQL. Ma se si punta alla diffusione, bisogna scendere a compromessi (me lo immagino uno sviluppatore alle prime armi, che magari ha già avuto difficoltà a installare WAMP, mettersi pure a combattere con Postgres). C’è un poi un punto in cui si arriva, fatalmente, a parlare di framework. Ebbene, la scelta degli autori cade sullo sconosciuto Ulysses (alzi la mano chi lo aveva mai sentito nominare), benché sia assolutamente non documentato (è scritto anche esplicitamente nel libro). Forse io sono stato viziato dall’approcio symfonico (“se non è documentato, non esiste”), ma è una scelta che mi lascia molto perplesso.
In conclusione, non mi sento di consigliare questo libro: ha delle buone premesse, ma cade su dettagli importanti.
Nota a margine: tutto il capitolo 8 manca del simbolo “>” negli esempi di codice.

ShipIt ci abbandona

Ubuntu CDs Con un post sul blog di Canonical, giunto a me tramite l’ottimo sito OMG! Ubuntu!, è stata annunciata la chiusura dello storico servizio ShipIt, che regalava CD di Ubuntu a ogni sua uscita, vale a dire ogni semestre.
Me ne rammarico molto, perché sono sempre stato, da quell’ormai lontano 2005, tra i primi a prenotare i dischi in regalo. Ricordo quando si cercava ancora di spingere la diffusione, inviando a ogni utente anche 10 o 15 dischi (e in effetti io li regalavo) e le edizioni multiple per PC/64bit/PPC. L’unica uscita saltata fu quella di ottobre 2006, forse a causa dei tempi stretti imposti dal ritardo della precedente LTS.
La mia collezione si fermerà quindi alla 10.10? Oppure qualcuno è disposto a fare con me un acquisto collettivo, al prezzo di €5,85 (più spedizione) a cinquina?