Agile day 2011

Roma3 Ieri ho partecipato all’ottava edizione dell’Agile day. È stata la mia prima partecipazione a questo evento, spinto dall’occasione imperdibile di averla, per la prima volta, a Roma. Non essendoci due senza tre, era anche la mia prima volta alla facoltà di ingegneria di Roma 3.
Come spesso accadde in queste occasioni, è stato tutto molto bello. Argomenti interessanti, opportunità di incontrare ancora vecchi colleghi, ma anche di conoscere dal vivo qualcuno con cui avevo solo parlato in chat. Peccato solo che ci fossero ben cinque canali, il che vuol dire perdersi l’80% dei talk: speriamo di poterli vedere presto online. Mi ha anche fatto molto piacere incontrare molti membri del PUG Roma, segno che la consapevolezza generale sia alta.

Internet delle persone

Pochi giorni fa stavo cercando, su un noto sito del settore, il torrent dell’ultima puntata di una serie che sto seguendo. Mi sono stupito di non trovarlo, essendo la puntata uscita da almeno tre giorni e avendo sempre trovato le puntate precedenti il giorno successivo all’uscita. Cercando sul forum del sito informazioni sulla persona che si occupava della distribuzione di questa serie, ho trovato un post della figlia, che purtroppo diceva che ha avuto un ictus.
Questo episodio mi ha spinto a due riflessioni. La prima è la quotidiana difficoltà a percepire le persone che stanno dietro ai vari nickname che vediamo sempre in rete. Se questa umanità riuscisse ad emergere anche in situazioni non eccezionali, come questa, probabilmente ne gioverebbero tutti i rapporti che abbiamo online. La seconda è un’altrettanto errata e scontata ipotesi che gli smanettoni siano quasi tutti ragazzini. Questo tra l’altro mi ricorda che la stessa cosa mi capitò tempo fa, negli anni ’90, quando partecipai a un incontro dal vivo dei membri di un newsgroup a cui partecipavo e scoprii che il suo moderatore era un signore sopra la quarantina.