Auto elettrica

L’acquisto di un’auto è per me occasione rara: nella mia vita finora era accaduto solo tre volte:

  • a fine 2000, quando mio padre mi comprò una Fiat Seicento come regalo di laurea
  • a metà 2008, quando l’arrivo del secondo figlio ci costrinse a vendere la Seicento e prendere una Fiesta
  • nel 2012, quando presi una Yaris di seconda mano come auto aggiuntiva

A febbraio ho deciso di fare un passo avanti importante e diventare un semi-pioniere dell’auto elettrica. Sono conscio di essermi avventurato in un mondo che a oggi è ancora immaturo, per quanto molto migliorato rispetto ad alcuni anni fa (gli anni dei veri avventurosissimi pionieri), ma volevo approfittare dei 6000€ di incentivi e del fatto che la suddetta Yaris ormai stava giungendo a fine vita.

Quello che posso dire, dopo questi sei mesi di rodaggio (ebbene sì, ho aspettato quattro mesi per averla) è di essere molto soddisfatto di questa scelta. Posso dire di aver riscoperto il piacere di guidare, con molto meno rumori fastidiosi e senza l’affanno del cambio manuale (avevo già guidato con cambio automatico, ma sull’elettrica resta lo spunto del motore). Mi restano i limiti dell’autonomia ridotta, che spesso riesco ad aggirare con un “rabbocco” a una colonnina pubblica (se non addirittura sfruttando le ricariche gratuite offerte da alcuni negozi).

Mi rendo anche conto che probabilmente aspettando un paio d’anni avrei risparmiato soldi e forse avuto una macchina più efficiente, ma questo d’altronde è il prezzo da pagare per qualsiasi early adopter. Sono certo che nel giro di qualche anno l’auto elettrica diventerà semplice normalità.

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