A ben sette anni di distanza dalla mia ultima volta, ho deciso quest’anno di tentare nuovamente l’avventura degli aggiornamenti intermedi di Ubuntu, conscio che questo significherà dover fare tre aggiornamenti più del solito.
Questo perché secondo me da quando Ubuntu ha deciso di abbandonare Unity (che non sarà mai abbastanza rimpianto) a favore di Gnome, le versioni LTS stanno rimanendo troppo indietro. Almeno questo è quello che è successo tra la 18.04 e la 20.04: negli ultimi tempi, quindi tra il 2019 e il 2020, la versione di Gnome era veramente troppo vecchia rispetto all’attuale.
Posso dire dunque che l’aggiornamento a Groovy Gorilla è stato molto liscio, ha impiegato poco tempo e mi ha fatto trovare tutte le personalizzazioni che già avevo (estensioni e opzioni) al loro posto. Speriamo continui così.