Una volta c’era una rivista di nome Wired Italia, incentrata sulla tecnologia e l’innovazione. Purtroppo ha chiusto, forse più per motivi editoriali che altro, e a me un po’ è dispiaciuto. Nel suo ultimo numero, datato Luglio/Agosto 2015, ha pubblicato un articolo dal titolo “100 serie TV che non ti faranno più uscire di casa”. Alla sezione “Drama”, un angolo ha attirato la mia attenzione (lo riporto in foto). Parla di Sons of Anarchy, serie che veniva paragonata nientepopodimeno che a Breaking Bad, anche se poi stranamente riceveva 3 pallini su 5 (contro i 5 su 5 di BB).
Insomma, quando ho letto l’articolo sono stato tentato di guardare questa serie, ma poi ha vinto la pigrizia, perché la fonte principale di puntate fino a poco tempo fa erano i torrent (tranne rari casi di serie passate da amici o parenti).
Poi è arrivata la rivoluzione. In realtà è stata una di quelle rivoluzioni che arrivano sempre un po’ tardi e che semplicemente ti fanno sentire in un posto quasi normale (cioè come il resto del mondo). Un po’ come quando l’azienda locale dei trasporti ha implementato il biglietto elettronico (con accesso NFC alla metropolitana). Sto parlando di Netflix, la celebre Tv on demand. Ora sto felicemente guardando Sons of Anarchy, usando il telefonino e la Chromecast (che finora era servita solo per guardare uno streaming da Google, purtroppo al momento ancora troppo caro e soprattutto senza abbonamento). Già che ci siamo, guardo anche Prison break, un’altra serie nuova solo per me. Ogni tanto ci scappa anche un film, il catalogo non è vastissimo ma comunque abbastanza fornito.
Non saprei dire se effettivamente Sons of Anarchy sia paragonabile a Breaking Bad, ma di sicuro è una gran bella serie.
Il futuro
Ieri era il 21 ottobre 2015, il fatidico giorno in cui Marty McFly arriva nel futuro.
Ci sono state varie iniziative e ovviamente proiezioni in molti cinema, ma noi abbiamo preferito una visione casalinga, purtroppo limitata dal poco tempo disponibile in una giornata infrasettimanale. Anche oggi è stata una giornata da Ritorno al futuro, quella del “giornale del giorno dopo” (e anche il compleanno dell’attore Christoper Lloyd).
Da domani, tutti gli eventi della bellissima trilogia si svolgeranno nel passato.
Molti hanno fatto il giochino delle differenze tra il 2015 immaginato trent’anni fa e quello attuale, ovviamente a favore del primo. Ma il vero senso di quel futuro immaginato sta proprio nel sogno di provare a indovinare il progresso umano nei tre decenni successivi. Provate voi a immaginare ora come potrebbe essere il 2045: sembra così lontano, ma quando ci arriveremo sembrerà passato tutto in un lampo.
Il vostro futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno. Il vostro futuro è come ve lo creerete. Perciò createvelo buono.
Giro turistico dell’Italia
Quest’anno abbiamo deciso per delle vacanze estive alternative. Rompendo la classica alternanza mare-montagna degli ultimi anni, abbiamo deciso di fare un viaggio in alcune delle principali città turistiche d’Italia. La scelta è derivata da due fattori: innanzitutto dalla mancanza di prenotazione primaverile, per cui ormai le mete “classiche” erano tutte piene, poi dal fatto che i bambini avevano comunque fatto due settimane di mare, sul litorale laziale, insieme ai nonni. Stabilito quindi un itinerario di massima, è bastato fare un giro su airbnb per trovare una sistemazione in tutte le tappe pianificate.
Il percorso è stato il seguente:
- Due notti a Firenze
- Due notti a Milano
- Due notti nelle Langhe
- Due notti a Torino
- Una notte a Genova
- Una notte a Pisa
Per un totale di dieci giorni di viaggio (undici, se contiamo anche la mattina del ritorno, cioè oggi).
Ovviamente il tempo dedicato a ciascuna tappa non ha consentito visite approfondite, ma comunque ci ha permesso di vedere almeno i monumenti o i luoghi principali di ogni posto. Per Milano, una delle due giornate è stata completamente assorbita dall’esposizione universale (nota anche come Expo 2015), che mi sento di consigliare a chiunque non abbia problemi a camminare.
L’unica parte non cittadina di questo viaggio sono stati i giorni passati nelle Langhe, in cui sono passato velocemente a salutare i parenti. Negli anni passati abbiamo più di una volta passato una buona parte di vacanza in questi bellissimi luoghi e un po’ mi è dispiaciuto fermarmi così poco, ma d’altronde meglio poco che niente.
Le esperienze con gli appartamenti affittati su airbnb è stata altalenante: Firenze e Torino molto positive, Milano, Pisa e Genova decisamente meno. In particolare, Torino è stata la scelta migliore (ovviamente lo dico a posteriori, perché l’esperienza mi ha insegnato che gli annunci non dicono mai tutto): un appartamento moderno, ben arredato, funzionale, grande, ben collegato, con un posto per l’auto eccezionale (un box). Su Milano purtroppo ho sbagliato io a non accorgermi della mancanza di ascensore (ma l’annuncio non parlava del piano, che era il quarto) e abbiamo trovato una situazione in cui la pulizia era stata trascurata. Anche Genova ometteva informazioni sulla facilità di accesso alla casa (un piano terra, ma in cima a un carrugio). A Pisa era abbastanza sincero, ma un po’ triste e in zona rumorosa.
Le foto sono tante, le ho caricate man mano su Facebook, quindi probabilmente le avete già viste tutte, insieme a quelle di Francesca. Prossimamente saranno anche su Flickr.
Nel complesso è stata una vacanza originale e divertente. Ci ha consentito di evitare lunghi viaggi, spezzandoli in tratte più brevi. È stata comunque anche impegnativa, anche più di una classica vacanza in montagna, e probabilmente non molto economica (dobbiamo ancora fare i conti, ma abbiamo mangiato fuori praticamente sempre). Da ripetere.