Oggi è il giorno dell’uscita ufficiale di Ubuntu 10.04, nome in codice Lucid Lynx. Un rilascio importante, perché LTS (cioè con supporto prolungato). Come sempre, ho eseguito gli aggiornamenti sui quattro computer che gestisco con alcuni giorni di anticipo, per evitare l’intasamento odierno. Questa è la mia undicesima versione di Ubuntu, la terza LTS.
Ieri sono stato alla gita con l’asilo di Leo. Abbiamo visitato la caserma dei pompieri di Monte Mario, dove i gentili vigili del fuoco hanno intrattenuto i pupi con spiegazioni sulle loro attrezzature e hanno fatto provare l’ebbrezza dello spruzzo d’acqua a tutti i giovani Grisbì. Questa purtroppo è stata l’unica parte documenta, visto che ho pensato bene di dimenticare di caricare la batteria di riserva del telefonino, che ha spirato il suo ultimo bip a mezzogiorno. Dopo i pompieri, siamo andati in una fattoria didattica poco lontano, sull’Aurelia. Pranzo (al sacco), quindi i bimbi si sono dati all’impasto del pane e della pizza, mentre noi genitori ciacolavamo (ho fatto la conoscenza di un altro papà Linuxaro). Dopo l’impastata, giro degli animali (cinghiale, galline, mucche, struzzi, cavalli). Prima di andar via, abbiamo mangiato la pizza di cui sopra (sorprendentemente buona), mentre il pane l’abbiamo portato a casa. La giornata è stata sicuramente positiva, tranne per una fastidiosa quanto ininterrotta pioggia.
Non ricordo esattamente quando ho perso interesse per il calcio. Da bambino avevo una grande passione: facevo l’album delle figurine (ne conservo ancora uno, l’unico che ho completato), passavo la domenica pomeriggio con la radio e la sera a guardare le trasmissioni sportive. Deve essere stato a fine anni ’90, perché ricordo chiaramente di aver seguito con attenzione il mondiale del 1994 e di aver ignorato quello del 2002 (di quello del 1998 non ricordo nulla). Ero tifoso della Juve.
Ovviamente, non è pensabile di rimanere all’oscuro degli avvenimenti calcistici, vista la preponderanza in qualsiasi fonte di notizie nazionali.
Detto questo, non mi dispiacerebbe se la Roma vincesse lo scudetto. Un po’ per simpatia di alcuni elementi, un po’ per antipatia di altri.