Apro con un link: Associazione Italiana SLA.
Nei giorni scorsi ho voluto cimentarmi anche io nella pratica dell’auto-gavettone a fin di bene. Meglio noto come Ice Bucket Challenge, in questo periodo ha raggiunto altissimi livelli di viralità e spero sia ricordato per anni a venire.
Ci sono state parecchie polemiche a riguardo. Vorrei dire la mia, in modo sintetico, su un paio di punti. Il primo è che è un’iniziativa con fini benefici. Tutti il contorno, la sfida, la secchiata, il video, sono tutti a contorno. Lo scopo finale è quello di creare consapevolezza, quindi a me sta bene anche chi fa la secchiata e poi non dona (anche se ovviamente sarebbe meglio fare entrambi). Rispetto ovviamente chi dona e non fa la secchiata, ma non vedo in che modo questo possa essere meglio.
Il secondo: ho voluto fare questo gesto non dopo aver visto i video dei VIP (tra l’altro ne avevo visti pochissimi), ma dopo aver visto quello delle persone normali, dei miei contatti e dei loro contatti, magari anche quelli taggati con FAIL, che si sbagliano e si danno il secchio in testa. Mi sono divertito molto a farlo, non ho parlato nel video di SLA perché mi pareva ormai assodato. Questa iniziativa mi ha fatto sentire parte di un grande movimento spontaneo riunito per una buona causa. Dopo essermi asciugato, sono andato sul sito linkato sopra e ho fatto la mia donazione, senza bisogno di metterlo in evidenza.
Il secchio ghiacciato (per la SLA)
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