Il futuro

Ieri era il 21 ottobre 2015, il fatidico giorno in cui Marty McFly arriva nel futuro.
Ci sono state varie iniziative e ovviamente proiezioni in molti cinema, ma noi abbiamo preferito una visione casalinga, purtroppo limitata dal poco tempo disponibile in una giornata infrasettimanale. Anche oggi è stata una giornata da Ritorno al futuro, quella del “giornale del giorno dopo” (e anche il compleanno dell’attore Christoper Lloyd).
Da domani, tutti gli eventi della bellissima trilogia si svolgeranno nel passato.
Molti hanno fatto il giochino delle differenze tra il 2015 immaginato trent’anni fa e quello attuale, ovviamente a favore del primo. Ma il vero senso di quel futuro immaginato sta proprio nel sogno di provare a indovinare il progresso umano nei tre decenni successivi. Provate voi a immaginare ora come potrebbe essere il 2045: sembra così lontano, ma quando ci arriveremo sembrerà passato tutto in un lampo.

Il vostro futuro non è ancora stato scritto, quello di nessuno. Il vostro futuro è come ve lo creerete. Perciò createvelo buono.

— Emmett “Doc” Brown

Giro turistico dell’Italia

Quest’anno abbiamo deciso per delle vacanze estive alternative. Rompendo la classica alternanza mare-montagna degli ultimi anni, abbiamo deciso di fare un viaggio in alcune delle principali città turistiche d’Italia. La scelta è derivata da due fattori: innanzitutto dalla mancanza di prenotazione primaverile, per cui ormai le mete “classiche” erano tutte piene, poi dal fatto che i bambini avevano comunque fatto due settimane di mare, sul litorale laziale, insieme ai nonni. Stabilito quindi un itinerario di massima, è bastato fare un giro su airbnb per trovare una sistemazione in tutte le tappe pianificate.
Il percorso è stato il seguente:

  • Due notti a Firenze
  • Due notti a Milano
  • Due notti nelle Langhe
  • Due notti a Torino
  • Una notte a Genova
  • Una notte a Pisa

Per un totale di dieci giorni di viaggio (undici, se contiamo anche la mattina del ritorno, cioè oggi).
Ovviamente il tempo dedicato a ciascuna tappa non ha consentito visite approfondite, ma comunque ci ha permesso di vedere almeno i monumenti o i luoghi principali di ogni posto. Per Milano, una delle due giornate è stata completamente assorbita dall’esposizione universale (nota anche come Expo 2015), che mi sento di consigliare a chiunque non abbia problemi a camminare.
L’unica parte non cittadina di questo viaggio sono stati i giorni passati nelle Langhe, in cui sono passato velocemente a salutare i parenti. Negli anni passati abbiamo più di una volta passato una buona parte di vacanza in questi bellissimi luoghi e un po’ mi è dispiaciuto fermarmi così poco, ma d’altronde meglio poco che niente.
Le esperienze con gli appartamenti affittati su airbnb è stata altalenante: Firenze e Torino molto positive, Milano, Pisa e Genova decisamente meno. In particolare, Torino è stata la scelta migliore (ovviamente lo dico a posteriori, perché l’esperienza mi ha insegnato che gli annunci non dicono mai tutto): un appartamento moderno, ben arredato, funzionale, grande, ben collegato, con un posto per l’auto eccezionale (un box). Su Milano purtroppo ho sbagliato io a non accorgermi della mancanza di ascensore (ma l’annuncio non parlava del piano, che era il quarto) e abbiamo trovato una situazione in cui la pulizia era stata trascurata. Anche Genova ometteva informazioni sulla facilità di accesso alla casa (un piano terra, ma in cima a un carrugio). A Pisa era abbastanza sincero, ma un po’ triste e in zona rumorosa.
Le foto sono tante, le ho caricate man mano su Facebook, quindi probabilmente le avete già viste tutte, insieme a quelle di Francesca. Prossimamente saranno anche su Flickr.
Nel complesso è stata una vacanza originale e divertente. Ci ha consentito di evitare lunghi viaggi, spezzandoli in tratte più brevi. È stata comunque anche impegnativa, anche più di una classica vacanza in montagna, e probabilmente non molto economica (dobbiamo ancora fare i conti, ma abbiamo mangiato fuori praticamente sempre). Da ripetere.

Da Wind a Fastweb

Schermata del 2015-07-02 17:49:37 Scrivo questo breve post con la consapevolezza che sarà letto, tra non molto tempo, con un sorriso beffardo sulle labbra. Parliamo di connessione e di connettività. Proprio oggi mi hanno attivato la connessione casalinga a Fastweb, con una fibra a velocità nominale di 100Mb/s in donwload e 10Mb/s in upload. Ho fatto questo passaggio a fine marzo, abbandonando il mio storico fornitore Wind, a cui ero abbonato fin da quando abito nella mia attuale residenza (quindi dal 2002). L’ho fatto perché l’ADSL a 20Mb-1Mb nominali era veramente stretta e oltretutto pagavo un sovrapprezzo per maggiore velocità (eh già, perché altrimenti stavo a (8Mb-0.5Mb). Un po’ mi è dispiaciuto, perché veramente l’assistenza di Wind è davvero ottima ed è migliorata parecchio negli anni. Fastweb al momento si dimostra un po’ farraginosa (cento giorni cento per un’attivazione non sono proprio pochi), ma con personale “umano” (cioè quello che incontri di persona) gentile e disponibile.
Visto che avevo un contratto unificato casa/mobile, ho deciso di migrare anche il mio numero di cellulare, che stava su Wind anche da prima del 2002 (forse da fine anni ’90, non mi ricordo).
E quindi sto così, con una velocità testata (vedi foto a lato) di 40Mb/10Mb, che mi sembra di tutto rispetto. Probabilmente mi hanno attaccato a un armadio su strada un po’ più lontano. Siamo in un periodo in cui si parla di diffusione della banda larga in Italia: so che purtroppo molti stanno ancora messi peggio e non parlo di zone di campagna sperdute, ma di Roma città. A me pare di aver appena raggiunto il minimo sindacale della decenza.
Un’aggiunta tardiva, perché me ne ero dimenticato: il vecchio piano mobile di Wind mi dava 250 minuti al mese, altrettanti SMS e 1GB (portato a 2 con un sovrapprezzo). Ora ho 300 minuti e 5GB, pagando meno.