Oggi pomeriggio io e Leo abbiamo deciso di fare una passeggiata in bici alla nuova pista ciclabile Monte Mario – Monte Ciocci.
Abbiamo da (relativamente) poco tempo a pedalare insieme fuori, ma finora solo su strada e su percorsi alquanto brevi. Purtroppo la ciclabile dista circa 5km da casa nostra, che non sono pochi da fare in bici con le auto che ti corrono a fianco. Ma stavolta mi sono organizzato e mi son fatto prestare il porta-bici da mio padre. Assestate le nostre due ruote alla meno peggio sulla macchina, siamo andati fino ai pressi della stazione Monte Mario, abbiamo parcheggiato e abbiamo inforcato. La passeggiata è stata piacevole, a tratti un po’ difficoltosa per Leo, che non è ancora abituato alle salite (che sono assolutamente alla portata di qualsiasi adulto, chiarisco). Abbiamo pedalato con calma fino alla fine della pista, che ho trovato davvero molto bella e frequentata da famiglie anche con bimbi piccoli (per stavolta Gabriele non l’ho portato, magari la prossima). Ci siamo fermati un po’ a vedere il panorama e siamo tornati indietro, con Leo che ha un po’ accusato e faticato nell’ultima parte (c’è da dire che la pendenza generale è leggermente negativa all’andata, quindi positiva al ritorno). Alla fine mi è sembrato comunque molto contento. Da rifare.
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Il tahr fidato
40 (Quaranta)
Dunque anche per me è giunta la data fatidica, quella per cui la battuta più facile è la celeberrima sugli anta.
Se i normali compleanni spingono un po’ alla redazione di piccoli bilanci, la rotondità di tale cifra costringe a fare un bilancio più ampio. Se dovessi dividere la mia vita in decenni, potrei dire:
- 1° infanzia
- 2° scuola
- 3° inizio lavoro
- 4° matrimonio e figli
Be’, in realtà la divisione non è così netta. Se l’istruzione effettivamente era iniziata prima dei 10 anni e terminata dopo i 20, il matrimonio invece è stato un po’ anticipato.
Cosa metterò poi tra altri dieci anni? Chissà se i blog esisteranno ancora (questo su cui sto scrivendo, per esempio, non copre nemmeno l’ultimo quarto).
Probabilmente sarà il decennio dell’adolescenza dei figli, ma chissà…
Ma vorrei parlare anche della riuscitissima festa che ha organizzato l’instancabile Francesca, con una bellissima torta (che anche riassume la mia passione quasi decennale per Ubuntu), che come sempre era anche buonissima. Uno spledido pomeriggio di sole, passato insieme a parenti e amici: io, che di solito alle mie feste sono sempre un po’ a disagio per essere troppo al centro dell’attenzione, stavolta me la sono proprio goduta.