Ieri abbiamo portato i bimbi a vedere il film/cartone in oggetto, al The Space.
Godibile, anche se forse con personaggi non particolarmente originali. C’è da dire che i Minion da soli tengono in piedi tutta la storia.
La foto non è molto attinente: è stata scattata in loco, ma non ho trovato la locandina giusta e ho dovuto ripiegare 🙂
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Salamandra Sfacciata
Potevo mancare di aggiornare Ubuntu? Certo che no! Potevo farlo in ritardo? Forse, ma stavolta sono stato abbastanza bravo e l’ho fatto con appena un giorno di anticipo.
Ho dovuto un po’ penare per sistemare le configurazioni di Apache, che nella 2.4 ha fatto modifiche non molto retro-compatibili. Ho scoperto con piacere che ora i file di configurazione mantenuti hanno tutti il loro bravo file .diff, così è più facile aggiornarne le parti cambiate. Certo se ci fosse un modo per saltare tutte le conferme di tali file, si potrebbe lanciare l’aggiornamento e andare a fare la spesa (cosa che ho fatto, ma trovandolo puntualmente bloccato su una richiesta di diff).
Londra
A Londra non ci sono andato solo per la conferenza. Ci sono anche andato per regalare a Francesca un viaggetto per il suo compleanno.
Eravamo già stati a Londra, con una toccata e fuga durante la crociera del nostro viaggio di nozze. Dovevamo quindi tornarci per una visita “vera” e questa è stata l’occasione.
Francesca, dopo aver mollato affidato i bambini a mio padre, mi ha raggiunto giovedì pomeriggio e abbiamo fatto una prima passeggiata tra il London Bridge e il Tower Bridge. Cena in zona a Wagamama.
Sabato era l’unico giorno pieno che avevamo e come prima cosa siamo andati a Westminster, per cercare di rifare la stessa foto di undici anni prima (possiamo dire che: il tempo è passato e un po’ si vede, e che il cellulare di oggi fa le foto meglio della macchinetta di allora). Un giro obbligatorio sulla ruota panoramica, poi un tentativo di vedere il palazzo reale, dove purtroppo siamo stati incastrati dalla folla accorsa per il cambio della guardia (incastrati letteralmente, la polizia non faceva nemmeno attraversare la strada). Dopo un altro tentativo a vuoto di vedere l’abbazia di Westminster, abbandonato per la lunghezza della fila e per il prezzo del biglietto (costa più della ruota), abbiamo ripiegato sul mercatino di Portobello. A metà pomeriggio però l’idea della giornata completa ha ceduto il passo alla stanchezza: siamo tornati in albergo. Siamo usciti la sera diretti a Chinatown, dove abbiamo mangiato e quindi speso il dopo-cena passeggiando fino a Trafalgar.
La domenica mattina invece è passata alle stalle di Camden Town, un altro mercatino, dove tra l’altro ho avuto il piacere di rincontrare un vecchio collega, cervello in fuga. La vacanza purtroppo era già finita, già ora di fare i bagagli e prendere il treno per Heathrow. Ma per non farci annoiare troppo nell’attesa, le simpatiche guardie hanno pensato pene di rivoltarci i bagagli alla ricerca di liquidi sospetti. Ma tanto l’aereo era in ritardo.
Ora stiamo ancora smaltendo questo weekend così impegnativo, ma vuoi mettere il ricordo?
Il reportage fotografico completo nel mio set su flickr!