A inizio mese scorso ho tenuto un corso introduttivo a Symfony, noto framework PHP, a Roma, nell’arco di una giornata lavorativa. L’iniziativa è nata da esigenze espresse da più persone in seno al PUG Roma, ma più in generale la formazione su software molto usati è un’esigenza comune. Devo dire che il corso ha avuto un discreto successo, con 14 partecipanti, molti dei quali hanno espresso la loro soddisfazione in merito. Devo ringraziare di questo soprattutto Edimotive, con cui sto collaborando da alcuni mesi per il rifacimento del loro sito di punta (omniauto.it), perché altrimenti non avrei certo maturato l’esperienza necessaria. En passant, all’incontro di aprile del PUG ho presentato proprio un case study a riguardo. Tuttavia anche un po’ di teoria non guasta e in questo mi è stato di grande aiuto la traduzione della documentazione italiana di Symfony (con l’aiuto di diversi volontari).
L’idea ora sarebbe quella di bissare e fare una seconda giornata e un secondo corso, per il quale sto già raccogliendo adesioni. Visto che a maggio ci sarà il phpDay, che a proposito quest’anno sta avendo un grandissimo successo, credo che non si potrà fare prima di giugno. Se sei interessato, contattami pure.
Pangolino preciso
Oggi, come forse saprete, è il gran giorno del rilascio di Ubuntu 12.04, nome in codice Precise Pangoline, con supporto esteso (LTS). Stavolta ho fatto un’eccezione alla mia ormai lunga tradizione, che (forse ricorderete) prevede di aggiornare con qualche giorno di anticipo. Infatti avevo già installato addirittura alla prima beta, complice l’acquisto del nuovo computer (di cui finora sono molto soddisfatto). Il vecchio portatile, ereditato da Francesca, è stato aggiornato ieri, insieme al PC del suocero (ovviamente a mia gestione).Il fisso scrauso di casa e il netbook, ormai sottoutilizzati, addirittura oggi.
dieta
Cento giorni fa ho iniziato la prima dieta della mia vita. Quando ho dato la notizia, molti che mi conoscono si sono stupiti: ma come, non sei già magro? Ecco, il punto è che io sono magro di costituzione, ma per troppo tempo ho mangiato male, troppo male. Troppa pasta, troppo pane, troppi sgarri (cioccolata, ecc.). Ho raggiunto il culmine in occasione delle festività natalizie, in cui le occasioni per ingozzarsi sono anche troppe. Avevo la pancetta (più altro, che preferisco risparmiarvi), che ovviamente si vede poco, a meno che non sei al mare (da qui i commenti stupiti degli amici). In più, non facevo esattamente una vita sedentaria (insomma un po’ di esercizio lo facevo anche prima) ma questo non mi portava benefici visibili (evidentemente, anzi, era l’unica cosa che mi teneva un po’ a galla).
Dunque, ho deciso di dare questa svolta alla mia vita e di iniziare questa benedetta dieta. Non dirò quale dieta sto seguendo, essenzialmente per un motivo: credo che non sia così importante quale dieta si scelga, purché se ne scelga una. È un po’ come nella scelta di un framework per lo sviluppo web (perdonate la mia deriva professionale). Ovviamente, come anche per i framework, si trovano in giro soluzioni migliori di altre, vi dirò quindi quali criteri mi hanno fatto pendere per la soluzione scelta (che poi, alla fine, è una dieta molto famosa e molto di moda, per cui molti di voi capiranno di che si tratta).
Il primo punto a favore, ricavato dalla lettura del relativo libro, è il consiglio dell’estensore della dieta di farsi seguire dal proprio medico curante. Questa mi pare una grande prova di onestà intellettuale e di mancato timore di giudizio da parte dei pari.
Il secondo punto è il metodo abbastanza rigido, ma che comunque non limita le quantità del cibo. Questo da una parte forza a un grande autocontrollo, ma dall’altra non costringe a cambiare troppo stile di vita. Io credo che sia molto importante avere la capacità di cambiare, di adattarsi, sia nel lavoro che nella vita quotidiana. E cosa c’è di più quotidiano del mangiare?
Il terzo punto è che l’attività fisica è prescritta da questa dieta: non consigliata, prescritta. Dovrebbe essere evidente a tutti che controllare quello che si mangia e restare sedentari non possa che essere destinato al fallimento.
Ecco dunque le poche cose che ho imparato sulla nutrizione e che mi permetto di riassumervi qui, senza pretesa di esaustività, ma per far capire come alcune diete mancano di presupposti adeguati.
Tutti sappiamo che ci sono delle tabelle nutrizionali in quasi tutti gli alimenti in vendita, che elencano il numero di calorie contenute ogni 100g, più l’elenco dei principiali nutrienti. Se il numero di calorie può darci un indicazione di massima (io per esempio devo assumere circa 2500 calorie al giorno), è la composizione dei nutrienti il punto cruciale. Vediamoli nel dettaglio.
I grassi, va da sé, sono quelli che abbiamo accumulato in eccesso (altrimenti non staremmo qui a fare la dieta) e quindi vanno necessariamente limitati, quanto più possibile.
Le proteine sono la base del nostro nutrimento, non sono derogabili: vanno quindi assunte, non c’è storia.
Per i carboidrati la questione è complessa e dibattuta: troverete chi vi parla di indici glicemici, di velocità di assimiliazione e così via. Per farla breve, alcuni carboidrati favoriscono l’assorbimento dei grassi, per cui in una prima fase vanno evitati, poi reintrodotti gradualmente e comunque preferiti in forma non raffinata (quindi per esempio pane/pasta integrali sono da preferire a pane/pasta classici).
Il risultato dei miei sforzi è nel grafico che riporto, in cui volutamente ometto i kg, che non sono così importanti: basti sapere che la scala sull’asse delle Y è su uno scarto di 12 kg (quindi ogni “spazio” verticale ne conta 2). Ho tre diversi andamenti perché ho preferito affidarmi a misurazioni multiple.
Ora sono nell’ultima fase della dieta, quella in cui dovrei ricominciare a mangiare normalmente per sei giorni su sette. In realtà non ho ancora iniziato, ho un po’ il timore di tornare come prima. Vi terrò aggiornati.