Ieri sera sono stato al Teatro Golden, ad assistere alla commedia C’eravamo troppo amati. La serata era organizzata dall’associazione L’arca di zio Benny, una ONLUS di cui faccio parte, a cui quando posso do un mano (non ieri purtroppo, mi sono limitato allo spettacolo). Partecipando anche Francesca, è l’occasione per sperimentare l’affido dei bimbi alla baby sitter, esperimento che si è concluso con successo. Lo spettacolo è carino e divertente, con una scenografia minimalista, il palco allo stesso livello delle poltrone (disposte a mo’ di anfiteatro) e i due attori che reggono tutta la scena. D’altronde non sarà un caso se hanno quasi tutte le serate già esaurite. Anche l’iniziativa benefica alla base della serata è molto bella, si tratta di aiutare lo sviluppo di una zona del Congo, tramite l’avvio di un caseificio (ma è molto più elaborata di così, andate a guardare sul sito già menzionato).
piccoli sabotatori
La settimana scorsa volevo giocare un po’ con la Wii, metto un disco: compare una funerea scritta che dice che il disco non va, contattare l’assistenza. Penso tristemente che si è rovinato il disco, tra l’altro non sarebbe nemmeno stato il primo (ho casa piena di DVD semi-illeggibili per i graffi ricevuti). Poi però ne metto un altro, idem. Al terzo disco non funzionante ho un sospetto, confermato quando tutti i dischi in mio possesso danno lo stesso risultato. Inizio quindi a temere che la console sia guasta. Il primo passo successivo è ovviamente backup e format: apro lo sportellino della scheda SD e noto uno strano senso di vuoto… dov’è la SD? Le piccole furie, interrogate, non rispondono. Guardando la console da davanti, con lo slot SD vuoto e la fessura del disco. Mi viene un terribile sospetto: togli i fili, prendi in mano la Wii, scuoti un po’, e… orribile conferma! La SD è finita nel lettore del disco 🙁. Si propinqua uno smontaggio dell’aggeggio infernale, che (ho scoperto mio malgrado) è stato fornito di viti di varie dimensioni, nessuna maggiore di pochi mm, alcune a Y. Caro signor Nintendo, ma che ti avevano fatto di male le viti piatte e quelle a croce? Vabbe’, compro il cacciavite a Y su ebay per qualche euro, attendo pochi giorni e finalmente smonto tutto. È stata una dura lotta, ho dovuto aprire anche il lettore (le istruzioni, finalizzate al mod, non contemplavano questo passo), ma alla fine ho vinto. Ovviamente non saprò mai quale delle due pesti abbia compiuto il delitto.
gita di fine anno
Quale modo migliore di concludere questo 2011 che fare una bella gita a Roma? Purtroppo, abitandoci, si tende troppo spesso a rimandare una visita a quei monumenti che i turisti vengono a vedere da tutto il mondo. Stavolta ci abbiamo speso poco più di mezza giornata, partendo da ponte Mazzini e arrivando fino alla fontana di Trevi, passeggiando e mangiando qualcosa (impossibile rinunciare a un salto al forno di Campo de’ Fiori!).