La mia mattinata referendaria

  • 7.40 mi alzo, senza sveglia
  • 7.45 faccio colazione, con il primo figlio che intanto si è alzato
  • 8.03 inforco la bici e mi dirigo al seggio
  • 8.05 arrivato alla scuola, la guardia forestale appena mi vede si offre di guardarmi la bici. Io ringrazio, ma di solito lascio la bici fuori qualsiasi posto, senza patemi (sarà che ormai le bici non le rubano più come ai tempi)
  • 8.08 finalmente voto. Il mio seggio, come la volta passata, non è pronto alle 8. La signora dietro di me è fermamente convinta che questo sia un segno di tutte le cose che non vanno in Italia. Io le spiego gentilmente che secondo me dipende tutto da quanto il presidente di seggio sia organizzato, forte della mia passata esperienza di scrutatore negli anni ’90
  • 8.10 sono a casa. Ho svolto il mio diritto/dovere di cittadino votante. Non so a voi, ma a me questo suscita sempre una certa emozione

presentare col telefonino

Mi è capitato recentemente di tenere una presentazione col mio piccolo eeepc. Questo, a differenza del mio laptop standard (un XPS), manca di telecomando. Ho scoperto recentemente, grazie a un post di pollycoke, di poter supplire molto elegantemente con una piccola app per Android. L’articolo originale in realtà verte sul controllo dei media, ma l’applicazione in questione (GMote) funziona egregiamente con Impress di LibreOffice. L’applicazione server da installare sul pc da controllare non è il massimo dell’eleganza (almeno la versione per Linux), ma quello che deve fare fa. Ho solo dovuto aggiungere “cd /opt/Gmote/;” allo script bash, altrimenti non partiva richiamandolo da un altro percorso.

DYD296

Mi accorgo di non aver mai parlato di fumetti in oltre 7 anni di blog. Eppure ne sono sempre stato un lettore, prima con i Disney e poi con Dylan Dog. Dei primi ho ricordi che risalgono ad appena imparato a leggere, con una continuità particolare tra l’85 e il ’92 (in cui compravo quasi tutto ciò che usciva). Il secondo l’ho iniziato più o meno quando finivano i precedenti, poi ho completato la collezione, infine l’ho abbandonato a fine 2008.
Recentemente, avendo scoperto la grande utilità della biblioteca comunale, ho ripreso a leggere il buon vecchio Dylan, prendendo in prestito i volumetti insieme ai libri (di tutt’altro genere). E proprio l’ultimo numero che ho preso mi ha dato uno spunto, avendo a mio giudizio (ma uBc mi conforta) una gran bella storia, come non ne leggevo da tanto tempo. Non credo che questo basterà a farmi tornare collezionista, ma volevo dargliene atto.