La mia mattinata referendaria

  • 7.40 mi alzo, senza sveglia
  • 7.45 faccio colazione, con il primo figlio che intanto si è alzato
  • 8.03 inforco la bici e mi dirigo al seggio
  • 8.05 arrivato alla scuola, la guardia forestale appena mi vede si offre di guardarmi la bici. Io ringrazio, ma di solito lascio la bici fuori qualsiasi posto, senza patemi (sarà che ormai le bici non le rubano più come ai tempi)
  • 8.08 finalmente voto. Il mio seggio, come la volta passata, non è pronto alle 8. La signora dietro di me è fermamente convinta che questo sia un segno di tutte le cose che non vanno in Italia. Io le spiego gentilmente che secondo me dipende tutto da quanto il presidente di seggio sia organizzato, forte della mia passata esperienza di scrutatore negli anni ’90
  • 8.10 sono a casa. Ho svolto il mio diritto/dovere di cittadino votante. Non so a voi, ma a me questo suscita sempre una certa emozione