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sprint di loquacità

Il piccolo Gabriele, in queste ultime settimane, è entrato in pieno nello sprint di loquacità: è passato da quelle 10-20 parole (sempre le stesse) che aveva imparato finora a:
– ripetere praticamente qualsiasi parola che gli venga detta, a volte anche coppie di parole (tipo Barack Obama)
– ripetere spontaneamente parole sentite non immediatamente
– contare fino a 10 (con degli aiuti, vabe’)
– intonare canzoncine (sia appena sentite che precedenti)
Tanto per fare un esempio, è passato a chiamare il fratello da “Ooo” (= “Leo”) a “Leonaddo”.
Purtroppo non riesco mai a immortalare questi progressi, perché Gabri si blocca appena vede che lo sto riprendendo col telefonino (forse è interessato al medesimo).
Accontentatevi di questo video in cui, inseme a Leo, reinterpreta un noto successo dei Police

recensione Nexus One

Be’, è passato ormai più di un mese da quando ho ricevuto il giocattolino. Ecco la tanto attesa recensione. Una doverosa premessa è qui.
La recensione sarà ultra-sintetica. Se ne volete una approfondita, online ce ne sono a bizzeffe. Inoltre sarà assolutamente soggettiva. Se ne volete una oggettiva, online bla bla bla (ormai avete capito).
Pregi:
– online subito. 2 tap per aprire la posta, o per vedere la mappa, o per twittare, o per (inserire qui la propria attività online preferita)
– sincronizzato. Posta sync con gmail, calendario sync con googlecal, contatti sync con quelli di gmail.
– sharing immediato La foto su picasa (ma anche su flickr, con altra app), il video su youtube.
– coolness. Basta con questi fighetti dell’iPhone. Questo è meglio. E basta.
Difetti:
– batteria. 2 giorni al massimo, con uso non intensivo (solo 2G, poco wifi, niente gps, un po’ di navigazione, un po’ di telefono)
– foto. Al chiuso vengono male, il flash spara una cifra (all’aperto invece vanno benone)
– accelerometro. A volte ruota quando gli pare, altre non ruota all’istante
– prezzo. Io l’ho pagato relativamente poco, ma la vendita diretta in Italia pare costerà un botto.
Conclusione: per me, positiva. Assolutamente consigliato a chi riesca a farselo inviare dagli USA in scatola anonima.

au revoir Paris

Lo ammetto, avrei dovuto scrivere questo post giovedì sera. Se solo avessi avuto un wifi a disposizione… tra l’altro sono arrivato in aeroporto col fiatone, due minuti prima della chiusura delll’imbarco, per scoprire che l’aereo era in ritardo (alla fine, di 1 ora). Ho passato la mattinata con gli ideatos + dlondero + lucasaba a cercar regali per le consorti, girando dai Printemps al mercato delle pulci di Clignancourt, per finire nel pomeriggio al quartiere latino (io avevo proposto Pigalle, ma me l’han bocciato).
La giornata precedente è stata altrettanto interessante della prima. Alla fine, comunque, la cosa migliore di queste convention è sempre il rapporto umano: incontrare le persone in carne e ossa, anche scambiare solo due parole (per discorsi che poi magari si riprendono via mail), farsi vedere, prendere nuovi contatti.
Prossimo appuntamento: phpday 2010 dal 13 maggio a Corropoli (TE).