Lavastoviglie nuova

Lo so, in questo periodo le aspettative dei miei numerosi lettori sono per post più natalizi, come quello classico sugli addobbi o quello su Star Wars (che spero di scrivere presto). Ma dopo tutto, che Natale sarebbe senza lavastoviglie? Voglio dire, chi li lava poi i piatti per 12 coperti?
Dunque è successo che un paio di settimane fa la lavastoviglie ha perso acqua. Una rapida ispezione ha rivelato il tubo dello scarico rotto. Dopo aver asciugato tutto il pavimento della cucina, ho provveduto allo smontaggio del retro dell’elettrodomestico per prelevare il suddetto tubo, portarlo a un negozio non troppo lontano e comprarne uno nuovo (per soli 5€). L’operazione di rimontaggio non si è rilevata particolarmente complessa, ma purtroppo i numerosi sballottamenti dell’apparecchio hanno provocato la fuoriuscita di un ingranaggio del selettore programmi (analogico). Trovato il minuscolo pezzo e rimesso in sede, è uscito fuori che il selettore non selezionava più bene e la lavastoviglie non faceva più il necessario reset tra un programma e l’altro, restando quindi bloccata sul fine programma.
Ho interpellato telefonicamente il servizio assistenza e ricevuto la visita di un tecnico il giorno successivo. Purtroppo la sentenza (per soli 45€) è stata: irreparabile per indisponibilità di ricambi ufficiali. Dopo soli undici anni di servizio, questo ha decretato la condanna a morte rottamazione della lavastoviglie. Visto che erano già vari giorni che lavavamo i piatti a mano (operazione poi rivelatasi non particolarmente onerosa la sera, ma alquanto scomoda nei weekend), è partita la caccia alla sostituzione. Il nodo cruciale era la data di consegna, con scadenza improrogabile alla vigilia. Il vincolo ulteriore era rappresentato dal modello, semi-incasso pannellabile con display a vista. Ho trovato un misconosciuto negozio milanese con prezzo abbordabile e tempi rapidi. La nuova lavastoviglie è effettivamente giunta nel giro di 48 ore, montata da me con aiuto sempre gradito del suocero e ora è lì, come potete ammirare in foto.

Star Trek Discovery

Non capita spesso di assistere all’uscita di una nuova serie di Star Trek. L’ultima volta è stato oltre quindici anni fa, con un attesa di due anni per la trasmissione in Italia. Tra l’altro fu una serie (Enteprise, per chi non lo ricordasse) che mi deluse parecchio, restando per me all’ultimo posto tra tutte.
Dunque la recente uscita di Star Trek Discovery è stato un evento, ancor di più se si considera la quasi contemporaneità mondiale. Aggiungiamoci la novità di stare su Netflix (novità rispetto alle altre serie Trek, ma ormai quasi uno standard rispetto alle serie in generale) e il quadro è completo.
Come testimoniato dalla foto, stiamo seguendo ogni lunedì le puntate che escono, guardandole tutti insieme in famiglia. L’episodio pilota è stato un “meh”, nella migliore tradizione (voglio dire, quale pilota è mai stato bello? Forse faccio una piccola eccezione per Deep Space 9, che in compenso si perdeva poi per qualche stagione). Quindi ho buone speranze per il futuro. Anche le puntate successive (al momento di scrivere ne abbiamo viste cinque, tre regolari + due del pilot) sono un po’ con alti e bassi (più bassi che alti), ma anche qui non posso fare a meno di fare un confronto con TNG (la mia serie preferita), la cui prima stagione si fa oggi fatica a riguardare.
LL&P

Casco Nolan N44 evo

Come avevo promesso nel mio precedente post sulla Hornet, vi parlo un po’ del mio nuovo casco, che ho preso giusto un anno (e pochi giorni) fa. Premetto che il casco precedente (anch’esso Nolan), che avevo da una decina d’anni o forse più, era ormai arrivato: la gomma del rivestimento si era seccata e si staccava. Inoltre in passato mi aveva dato più volte problemi coi nottolini di chiusura della visiera, che si erano più volte staccati da soli durante l’apertura/chiusura. Mi era toccato ricomprarli almeno un paio di volte (e ancora adesso mi è rimasto un gesto automatico di toccarmi il lato del casco dopo una apertura o chiusura). Dunque un annetto fa ho deciso di sostituire l’ormai pensionabile primo casco integrale (in precedenza avevo avuto solo caschi aperti). La mia scelta è caduta sul Nolan N44 evo, consigliatomi da un amico che l’aveva già preso e si era trovato bene. L’ho comprato al Box 40 di Porta Portese, pagandolo 185€. A chi volesse comprarlo consiglio caldamente la prova, perché è risultato più grande del precedente a parità di misura nominale. Ma veniamo ora ai vantaggi:

  • apertura frontale molto ampia. Ti possono vedere fino alla bocca, ottimo per l’interazione
  • mentoniera staccabile (non modulare, occhio). Comodo per esempio quando porto i figli, perché riesco a parlare meglio. Quando sto da solo preferisco sempre l’integrale (anche d’estate)
  • visierino parasole. Questa è una killer feature. Utilissimo al posto degli occhiali da sole, si manovra in un attimo (in un paio di attimi coi guanti invernali). Consente addirittura di guidare con gli occhiali da vista senza rinunciare alla protezione dal sole
  • sistema di comunicazione integrato. Anche questa è una caratteristica importante, di cui parlo approfonditamente più avanti

Dunque il casco è stato fin da subito usato con grande soddisfazione. Visto che c’ero dopo pochi mesi mi son fatto regalare l’accessorio B1.4, che integra un sistema di comunicazione cuffia/microfono. Il montaggio è un po’ elaborato, io ho trovato alcune videoguide online e ho seguito quelle, con le sole istruzioni è un po’ troppo difficile. L’integrazione è perfetta, tutti i fili restano dentro al casco, compresi i due auricolari. Il microfono invece resta su un’asta flessibile esterna, necessaria vista l’asportabilità della mentoniera, ma non dà troppo fastidio. Il gruppo di controllo è ovviamente sulla parte esterna del casco, ma sporge di poco più di un centimetro e si comanda benissimo. Riesco tranquillamente a usare le mappe del telefono tramite bluetooth, anche se il riconoscimento vocale di Google è un po’ carente quando c’è rumore (insomma meglio fermarsi, dare i comandi vocali e poi ripartire).