Niente unicorno per me

Dal lontano ottobre 2005, per me primo aggiornamento, sono sempre passato alla versione più recente di Ubuntu, con puntualità (spesso con lieve anticipo). Quest’anno rompo la pluriennale tradizione, perché questo Utopic Unicorn porta veramente troppe poche novità. ubuntu10birthday Sono assolutamente consapevole che questo implicherà mancati aggiornamenti fino al 2016 o, in alternativa, un aggiornamento doppio l’anno prossimo (o triplo, quadruplo, ecc. se successivo). Pazienza.
In compenso, per la ricorrenza del decennale di Ubuntu, il sito ufficiale della comunità ha pubblicato alcune foto di torte. Dalla seconda in poi sono abbastanza improbabili, mentre quella di apertura, bellissima, è quella con cui festeggiai il mio compleanno lo scorso aprile.

Il secchio ghiacciato (per la SLA)

Apro con un link: Associazione Italiana SLA.

Nei giorni scorsi ho voluto cimentarmi anche io nella pratica dell’auto-gavettone a fin di bene. Meglio noto come Ice Bucket Challenge, in questo periodo ha raggiunto altissimi livelli di viralità e spero sia ricordato per anni a venire.
Ci sono state parecchie polemiche a riguardo. Vorrei dire la mia, in modo sintetico, su un paio di punti. Il primo è che è un’iniziativa con fini benefici. Tutti il contorno, la sfida, la secchiata, il video, sono tutti a contorno. Lo scopo finale è quello di creare consapevolezza, quindi a me sta bene anche chi fa la secchiata e poi non dona (anche se ovviamente sarebbe meglio fare entrambi). Rispetto ovviamente chi dona e non fa la secchiata, ma non vedo in che modo questo possa essere meglio.
Il secondo: ho voluto fare questo gesto non dopo aver visto i video dei VIP (tra l’altro ne avevo visti pochissimi), ma dopo aver visto quello delle persone normali, dei miei contatti e dei loro contatti, magari anche quelli taggati con FAIL, che si sbagliano e si danno il secchio in testa. Mi sono divertito molto a farlo, non ho parlato nel video di SLA perché mi pareva ormai assodato. Questa iniziativa mi ha fatto sentire parte di un grande movimento spontaneo riunito per una buona causa. Dopo essermi asciugato, sono andato sul sito linkato sopra e ho fatto la mia donazione, senza bisogno di metterlo in evidenza.

in bici senza rotelle

Questo weekend ha segnato un evento importante, una di quelle tappe che gli esperti definiscono fondamentali nell’acquisizione dell’indipendenza: imparare ad andare in bicicletta senza rotelle.
Leonardo su questo era un po’ in ritardo, ho un video di settembre 2012 in cui fa le prime pedalate “libere”. D’altronde anche io ho dei ricordi di infanzia di difficoltà in questo tipo di apprendimento, non ricordo a che età raggiunsi il successo, ma mi ricordo che era tardi rispetto agli altri bambini.
https://www.youtube.com/watch?v=ve4yyGQCxX4
Per Gabri sicuramente ha avuto un effetto importante l’emulazione per il cugino Jacopo, che, più o meno coetaneo, ha già imparato da un po’ di tempo e proprio in questo giorni era nostro ospite (siamo anche andati a vedere insieme Dragon Trainer 2, la prima volta in cui vedo un seguito senza aver visto la prima parte, giudizio finale ultra-sintetico: buono).
Abbiamo dunque iniziato con il classico pezzo trattenuto da me o da Francesca, per poi acquisire (come da video allegato) la capacità di pedalare per alcuni tratti. Dopo un tempo (che mi ha stupito per la sua brevità) è stato assimilato anche l’insegnamento relativo alla partenza, che è la parte più difficile.
Ora finalmente Gabri va in bici da solo, e ci sta prendendo gusto.