palestra

381624_10151160720723716_1429480948_nOltre un anno fa scrissi un post su questo stesso blog, dal titolo emblematico: dieta.
Anche questo post parla in un certo senso dello stesso argomento, ma nella sua accezione più etimologica (che, come sapete, è quella di “stile di vita”).
Un anno fa postai un grafico che indicava la mia perdita di peso. Quel peso raggiunto ad aprile 2012 è rimasto più o meno costante nei mesi successivi (con un leggero rialzo). Oggi potrei postare un altro grafico (ve lo risparmio), con andamento esattamente opposto: oggi ho pressappoco lo stesso peso di prima di iniziare la dieta di cui sopra. Ma… attenzione! non sono mai stato bene come adesso. Già, perché il peso che ho ripreso non è di ciccia (non tutto almeno, ma in realtà anche quello che avevo perso non era tutto di ciccia, purtroppo funziona così). Due prove tangibili a sostegno: non sono tornato tondo di viso, la misura della fede (che avevo dovuto far stringere di 1½) non è cambiata.
Quello che è successo, come si intuiva dal titolo, è che a settembre scorso mi sono iscritto in palestra. Tre sedute settimanali, con pochissime eccezioni. In realtà facevo già esercizio fisico casalingo, ma la palestra è un’altra cosa, per vari motivi:

  • costringe ad aumentare un po’, costantemente, il livello
  • aiuta, ovviamente, perché ha una varietà che a casa non è possibile avere
  • incentiva, perché non sei da solo
  • aiuta tecnicamente, se trovi bravi istruttori

Mi soffermo sull’ultimo punto, che è quello che secondo me si è rivelato fondamentale nel mio caso.
Perché effettivamente anche in passato (l’ultima volta credo una dozzina di anni fa) avevo frequentato palestre, per periodi più o meno lunghi. Mai ho avuto i benefici che sto avendo ora. Da una parte certamente è dovuto al cambio di rotta sull’alimentazione, che mi è rimasto dalla dieta e che è importantissimo. Ma dall’altra è dovuto all’aver trovato degli istruttori veramente bravi e disponibili, che mi hanno seguito e non si sono limitati a mettermi una scheda in mano (e a dire, implicitamente, “arrangiati, al massimo ogni tanto ti butto là mezzo consiglio”). Un grazie quindi a Daniele e Valerio, ma anche a tutti gli altri frequentatori della palestra, che mi tengono compagnia (sennò sai che noia! :))

il coda a anelli scalpitante

Oggi è il giorno di uscita di Ubuntu 13.04, nome in codice Raring Ringtail. Tra l’altro, presentato sul sito ufficiale ubuntu.com con un’immagine presa dal mio fido netbook (vedi a lato). Io, come già successo in passato, ho anticipato di un mesetto il dist-upgrade, felice di lasciarmi alle spalle una LTS+1 non proprio entusiasmante. Finora ho avuto pochi problemi, anche se le novità non sembrano proprio eclatanti. Forse la cosa migliore, dal punto di vista lavorativo, è la versione di phpMyAdmin, che porta qualche funzionalità utile (pur restando, secondo me, un pessimo software).

l’auto

IMG_20130411_165827 Metto le mani avanti: non sono un grande fan dell’automobile. Sono anzi uno che varia il mezzo di locomozione: ho una bellissima moto, vado in bici (meno nelle stagioni fredde), vado spesso anche a piedi e qualche volta con i mezzi pubblici.
Fino all’anno scorso avevamo una sola auto, che io guidavo esclusivamente nel weekend e nei viaggi, cioè quando ci si spostava tutti insieme. Tuttavia, per esigenze famigliari, soprattutto per non dover costringere Francesca a portare/prendere ogni giorno di bambini a/da scuola, si è deciso di prenderne una seconda. Ho quindi comprato la Yaris (del 2002) di mia cognata. Tale Yaris è stata subito battezzata da Leo “Rullo” (non so bene con quali motivazioni). Per simpatia, l’altra macchina (una Fiesta del 2008) è stata a sua volta battezzata “Rombo”. Una conseguenza è che ora tutte le Yaris che si incontrano per strada (in particolare quelle blue a 3 porte) sono diventate “amici di Rullo” e ovviamente le Fiesta altrui hanno subito analoga sorte.