Tempus fugit: sono già passati due anni dal mio ultimo cambio di telefono. Già da qualche mese quindi ero alla ricerca di un degno sostituito e la mia scelta era caduta sul modello in oggetto. Purtroppo la nascita di questo modello è stata molto travagliata, alcuni dicono a causa dell’epidemia: inizialmente previsto in maggio durante l’annuale evento di Google, dopo la cancellazione di quest’ultimo se ne erano perse le tracce.
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Google Pixel
Un paio di settimane fa ho deciso che fosse ora di un cambio di telefono. Il precedente (Nexus 5, di cui purtroppo mi accorgo di non aver scritto nulla a suo tempo) aveva servito egregiamente per due anni e mezzo. Purtroppo ultimamente era diventato lento e mostrava un po’ la sua età (l’avevo preso già vecchio, anche se non usato).
Ho pensato di ripercorrere le scelte precedenti e di non comprare un modello recentissimo, anche perché ultimamente fanno tutti schermi che per i miei gusti sono un po’ troppo grandi. Avendo imposto come vincolo uno schermo intorno ai cinque pollici, nfc (serve per i biglietti dei mezzi pubblici), usb-c e un sistema aggiornato, la scelta è ricaduta su Google Pixel (il primo Pixel).
Dopo alcuni giorni di utilizzo devo dire che sono molto soddisfatto: Android 8.1 ha sicuramente fatto passi avanti rispetto al 6, il peso leggermente superiore non si avverte, mentre lo spessore più sottile dà una sensazione di maneggevolezza. Lo sblocco con impronta è comodissimo, la maggiore RAM si vede tutta, le foto sono molto belle.
Se proprio devo trovargli un difetto, io non avrei messo il pulsante di sblocco dallo stesso lato del volume. È anche vero però che il pulsante di sblocco si usa molto meno, visto che si può sbloccare molto più velocemente con l’impronta.
Prezzo di acquisto: 292€
Nexus 4
Ebbene sì: con un leggero anticipo rispetto ai due anni canonici, ho preso un nuovo Nexus. La fine prematura del glorioso precedente Galaxy è stata decreatata da una caduta che ne ha scheggiato leggermente il vetro, a cui sono seguite ulteriori cadute con ulteriori scheggiature, fino a rendere il display poco leggibile.
Dopo alcuni infruttuosi tentativi di ripetere l’exploit del mio primo Nexus (che presi in USA), ho ripiegato sul classicissimo amazon, anche se non offriva il prezzo migliore (ma in compenso è velocissimo). Ho dovuto cambiare sim (qui ci va la micro), poi tutto OK.
Una nota non da poco: questo è il mio terzo smartphone ed è quello che ho pagato di gran lunga di meno: poco meno di 350€, contro gli oltre 500 che mi erano costati entrambi i precedenti.