couchsurfing again

Lo scorso weekend abbiamo ospitato un ragazzo iraniano. Avevo deciso che ormai era passato troppo tempo dall’ultima esperienza, quasi tre anni (nell’autunno 2009 avevamo ospitato un ragazzo indiano) e che dovevo vincere la mia pigrizia. Ero un po’ titubante, pensando alla possibile lontananza culturale e, non mi vergogno ad ammetterlo, a quell’aura di diffidenza che si sente ogni volta parlando di Iran. Ovviamente, mi sbagliavo. Completamente. Behrooz si è rivelato un tipo simpaticissimo, molto alla mano e probabilmente più vicino a me di quanto non possano essere molti miei connazionali. Ancora una volta, couchsurfing si è rivelato un modo per sconfessare gli stereotipi che ci creiamo nella mente riguardo a persone di altri paesi, innescando un meccanismo di generalizzazione, forse inconscio.
La cosa che poi mi riempie sempre di gioia è vedere come i bimbi si relazionino spontaneamente con persone che non hanno mai visto e con cui ci sono inevitabili limiti di comunicazione: non solo hanno giocato con lui, che si è mostrato ben felice, ma hanno anche chiesto di lui il giorno dopo, quando se ne era andato.
E poi, ancora una volta, sono stato felice di andare un po’ in giro per la mia città, anche in qualche posto dove non ero mai stato.

gita di fine anno

Quale modo migliore di concludere questo 2011 che fare una bella gita a Roma? Purtroppo, abitandoci, si tende troppo spesso a rimandare una visita a quei monumenti che i turisti vengono a vedere da tutto il mondo. Stavolta ci abbiamo speso poco più di mezza giornata, partendo da ponte Mazzini e arrivando fino alla fontana di Trevi, passeggiando e mangiando qualcosa (impossibile rinunciare a un salto al forno di Campo de’ Fiori!).

la carnevalata

Così era stato nominata, anni fa, la rimpatriata tra compagni del liceo. In realtà non siamo ancora riusciti a farla veramente, ma ieri ci siamo andati abbastanza vicino, con dieci compagni dieci. Non era proprio in stile verdoniano, c’erano pure coniugi e figli (e mancava Fabris), ma è stato ugualmente divertente. Facebook ha molto aiutato nell’organizzazione, io avevo provato a fare anche un Doodle, ma sono stato bollato come “troppo tecnologico”…