sognorama

Stanotte ho sognato di essere nel futuro (chiara influenza, chi non l’ha già capito dal titolo è un incolto). Mi trovavo in una specie di banco dei pegni a vendere un pacchetto di sigarette del passato (cioè del mio presente), io che non ho mai fumato (probabile influenza dei racconti di Manu). Il tipo mi offriva un sacco di soldi, ma avevo l’impressione che mi stesse fregando (forse influenza da Una poltrona per due? Boh!). Ciò dimostra che svegliarsi alle 5 di notte per fare il latte al pupo almeno un vantaggio ce l’ha: ricordarsi i sogni fatti a notte fonda.

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