Mi permetto un piccolo rant sul servizio che, almeno finora, rappresenta lo standard de facto per condividere presentazioni.
Situazione: ho una breve presentazione, di un talk introduttivo a un interessante tecnologia creata recentemente per gestire le dipendenze in PHP, di nome Composer. Ho tenuto questo talk nello scorso incontro del PHP User Group di Roma.
Come per le mie altre presentazioni, decido di condividere le mie slide, sul famigerato e già citato Slideshare. Già da un po’ di tempo, costruisco le mie presentazioni direttamente online, sull’ottimo Google Drive (già noto come Google Docs): è un ottimo strumento, mi permette di condividere e collaborare, ha tutto quello che mi serve, tanto non devo fare chissà cosa (anzi, mi attengo al minimalismo, come insegna lo Zen).
Il primo problema è che Slideshare non consente di caricare direttamente da GDrive. Tempo fa si erano inventati un accrocchio orrendo per importare dall’allora GDocs, fatto così male che, dopo l’autorizzazione, presentava una maschera con TUTTI i documenti già selezionati e nessuno strumento per spuntare.
Il secondo problema è che, dei formati supportati, alla fine l’unico che mantiene in maniera decente la formattazione è il PDF. Peccato che sia l’unico in cui non si possono usare le note. Le note per me sono fondamentali, servono prima di tutto a me per ricordare cosa dovrò dire durante il talk, ma soprattutto servono a chi lege la presentazione online di capire di cosa sto parlando (vedi sopra l’accenno al minimalismo).
Alla fine mi sono dovuto arrangiare: PDF e note scritte, orrendamente, nella descrizione 🙁
Ma ci sarà qualcosa di meglio per questa benedetta condivisione di slide?
Author Archives: garak
L’era glaciale 4
Domenica scorsa abbiamo portato i pupi a vedere il film/cartone in oggetto. Devo ammettere che partivo prevenuto in negativo, dopo aver visto il trailer e considerando il precedente capitolo il migliore della saga. Spesso partire prevenuti fa pendere il giudizio dalla parte opposta e in questo caso confermo: mi è piaciuto. Certo non come il 3, ovviamente, soprattutto perché i personaggi secondari mi sono parsi poco convincenti, ma anche perché le parti di Scrat sono state poche e poco incisive.
Ma. C’è un grosso “ma”. Una problema molto grosso, che purtroppo rovina quasi tutta la visione: il doppiatore di Manny non è più Leo Gullotta. Questa è stata veramente una grossa delusione, anche perché la voce del nuovo doppiatore è molto diversa e spezza inesorabilmente la sospensione dell’incredulità in tutte le scene in cui compare il mammuth (che sono tante). Peccato.
Quetzal quantico
Puntuale, come sempre, è arrivato l’aggiornamento dell’ormai fidato Ubuntu, con un nome in codice tanto impronunciabile quanto difficilmente traducibile. A ieri sera, data dell’annuncio ufficiale, 4 dei 5 computer che gestisco erano già stati debitamente sistemati. Per il quinto aspetterò ancora qualche giorno. Poche novità importanti, come era da aspettarsi per una LTS+1. Tuttavia, segnalo: subversion 1.7 (finalmente niente più cartelle sparse), Gimp 2.8 (monofinestra!) e PHP 5.4.