Dopo il lungo post sulle vacanze estive in Trentino, un breve accenno ai 4 giorni trascorsi a Diano prima di tornare a casa. Sono stati troppo pochi, come sempre avrei voluto fermarmi di più. Ma il tempo a disposizione era quello che era e purtroppo anche la Nonna non è che stia più tanto bene.
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vacanze estive 2012
Quest’anno abbiamo deciso di passare le ferie in montagna, dopo anni di mare (alternati alla campagna). La meta scelta è stata il Trentino, dove sono stato già tante volte da piccolo (e dove anche Francesca aveva passato alcune vacanze anni fa, anche se in altre valli).
Purtroppo ho deciso, contrariamente agli anni scorsi, di non portare con me alcun computer: come risultato, sono ancora qui a organizzare le foto, coi ricordi di due settimane intense che già si fanno sbiaditi.
Viaggio tranquillo. La prima settimana abbiamo soggiornato in una specie di agriturismo, un maso in val d’Ega, un po’ fuori mano, ma con bellissimo panorama e veramente in mezzo alla natura. Ovviamente era solo la base per raggiungere in auto le camminate della zona, soprattutto l’ormai classica (per me) Paolina – Roda di Vael. Su questo devo dire che sono rimasto positivamente stupito dai bimbi, che non hanno (quasi) mai mostrato reticenze a camminate, anche discretamente impegnative. Abbiamo comunque cercato di alternare giornate più pesanti ad altre più leggere, sconfinando spesso in val di Fassa e fermandoci nei vari parchi giochi, di cui la zona non è certamente sprovvista.
Poiché volevamo una vacanza da 10 giorni, ma il maso ospitava solo per settimane, abbiamo integrato i restanti 3 in un albergo di Vigo, trasferendoci quindi in val di Fassa. Qui è proprio la zona in cui mio nonno paterno ha trascorso per 40 anni le sue vacanze estive, e dove quindi ho tanti ricordi di bambino. Anche in questi ultimi giorni non abbiamo risparmiato i giri in funivie, seggiovie e cabinovie, con relative passeggiate in quota (e comunque anche pause giochi).
Per chiudere la seconda settimana, abbiamo fatto un salto a Diano, come ormai quasi tutte le ultime estati. Purtroppo solo una veloce sosta. Ieri ho cercato, invano, di sistemare le foto e oggi sono già di nuovo al lavoro.
Vacanze finite, ma alla fine vacanze godute.
couchsurfing again
Lo scorso weekend abbiamo ospitato un ragazzo iraniano. Avevo deciso che ormai era passato troppo tempo dall’ultima esperienza, quasi tre anni (nell’autunno 2009 avevamo ospitato un ragazzo indiano) e che dovevo vincere la mia pigrizia. Ero un po’ titubante, pensando alla possibile lontananza culturale e, non mi vergogno ad ammetterlo, a quell’aura di diffidenza che si sente ogni volta parlando di Iran. Ovviamente, mi sbagliavo. Completamente. Behrooz si è rivelato un tipo simpaticissimo, molto alla mano e probabilmente più vicino a me di quanto non possano essere molti miei connazionali. Ancora una volta, couchsurfing si è rivelato un modo per sconfessare gli stereotipi che ci creiamo nella mente riguardo a persone di altri paesi, innescando un meccanismo di generalizzazione, forse inconscio.
La cosa che poi mi riempie sempre di gioia è vedere come i bimbi si relazionino spontaneamente con persone che non hanno mai visto e con cui ci sono inevitabili limiti di comunicazione: non solo hanno giocato con lui, che si è mostrato ben felice, ma hanno anche chiesto di lui il giorno dopo, quando se ne era andato.
E poi, ancora una volta, sono stato felice di andare un po’ in giro per la mia città, anche in qualche posto dove non ero mai stato.