Il risveglio della forza [NO SPOILER]

Domenica scorsa, approfittando della pausa tra le feste natalizie e di fine anno, siamo andati al cinema insieme ad alcuni amici a vedere l’ultimo Star Wars.
C’è una cosa importante da scrivere in qualsiasi recensione di Star Wars, cioè se contiene spoiler o meno. Questa, come dovrebbe essere chiaro dal titolo, non contiene spoiler. In effetti non contiene nemmeno recensioni. A me il film è piaciuto, poi fate come vi pare.
La cosa più importante è che questo è stato il primo film visto al cinema per Leonardo a Gabriele (ovviamente tutti i loro cinema precedenti erano stati per cartoni animati).

Big hero 6

Ieri sono andato al cinema con figli, un fratello e un nipote. Il film/cartone era Big Hero 6, su proposta del suddetto fratello. A me in realtà l’idea non entusiasmava, avendo visto solo qualche pezzo di trailer, ma mi sono dovuto ricredere. La storia ha un’ambientazione futuristica/fantascientifica ed è sicuramente godibile. Il cattivone a un certo punto mi ricordava un po’ Lord Business di Lego Movie (ma chissà se non fosse una citazione…) e in più di una scena ho avuto l’impressione (abbastanza comune con i cartoni recenti) di videogioco (cioè di un’azione da cui si possa ricavare direttamente un videogioco).
Se andate a vedere il film, rimanete a vedere i titoli di coda: noi cinque l’abbiamo fatto, insieme a due sole altre persone (su una sala quasi piena) e siamo stati premiati da una breve scenetta comica.

Supplemento, 25/1/2015: caso probabilmente unico, siamo tornati al cinema per una seconda visione, con la scusa che Francesca aveva mancato la prima. Come sempre, in questi casi si riescono a cogliere molti dettagli in più, non dovendo necessariamente seguire la storia per non perdere il filo. Confermo la prima buona impressione, in alcuni punti mi sono pure commosso (còre de burro).

È meraviglioso

sala semi-deserta Il titolo non si riferisce alla mia opinione su The Lego Movie, il film/cartone che abbiamo visto ieri al cinema, ma alla canzone che ne fa (più o meno) da colonna sonora. In un cinema deserto (noi costituivamo l’80% del pubblico in sala), abbiamo fatto passare quantomeno un pomeriggio divertente ai bambini.
La storia pare inizialmente una critica abbastanza pesante della società dei consumi, con tutti gli omini Lego intenti a vivere una vita uguale e strettamente regolata. Diventa presto però un coacervo un po’ disarticolato di generi, con scene molto (troppo) frenetiche e quantità di personaggi difficile da contare. Quanto tutto sembra destinato a questa monotonia, c’è un colpo di scena con uno spostamento della metafora sul reale (non mi spingo oltre per non scadere nello spoiler). Il giudizio resta comunque vagamente negativo.