Sesta tappa in Costa Azzurra, con una progressione lineare nei luoghi: due volte per ciascun alloggio, con previsione di un ennesimo cambiamento nel prossimo, causa sovraffollamento. Siamo dunque tornati all’Hotel Saint Charles, che più che altro è un B&B, in cui abbiamo passato una settimana (quella scorsa).
Ci sono stati molti nuovi arrivi ultimamente, il che fa sempre piacere. Per la parte lavorativa si è proceduto bene o male come sempre, col solito boost fornito dalla possibilità di interazione immediata.
Per quanto riguarda il team building, oltre alle cene, ci sono state due attività nuove: il padel e l’escape room. Non ho partecipato al primo, che era stato inserito in orario e luogo abbastanza scomodi, ma più che altro perché non mi attirava (è stato comunque mancato da molti altri). Il secondo invece l’ho trovato niente male, anche se la mia squadra non è riuscita a scappare (tra l’altro ci è toccato il tema “maschera di ferro”, ambientato in una prigione). Mi sono ripromesso di riprovare l’esperienza altrove (a Roma, per esempio).
Ennesima disavventura aerea per il volo di ritorno, cancellato senza spiegazioni: sono stato dirottato (è il caso di dirlo) al volo successivo, che comunque alla fine era solo quattro ore dopo. In compenso, ho viaggiato per la prima volta con ITA e ho scoperto che ha dei frill niente male, come lo snack incluso e soprattutto la connessione a bordo.